Di seguito l’intervista rilasciata dal Prof. Andrea Beretta Zanoni, docente di Economia aziendale presso l’Università di Verona e Partner di Endevo, pubblicata il 9 Luglio 2020 su Il Giornale di Vicenza.
Beretta Zanoni: «Aumenterà il numero delle operazioni»
«ORA LE AGGREGAZIONI DIVENTANO PIU’ URGENTI»
«Il fenomeno ha avuto una forte accelerazione dopo il lockdown e proseguirà anche nei prossimi mesi»
Andrea Beretta Zanoni, partner Endevo e professore ordinario di Economia aziendale dell’Università di Verona, lo aveva anticipato proprio su queste colonne un paio di mesi fa: “Aspettiamoci in molti settori delle fasi di consolidamento, con operazioni di acquisizione e di fusione”.
Professore, sta succedendo quello che aveva previsto…
C’erano tutte le premesse per un’evoluzione verso fenomeni aggregativi e in effetti si stanno manifestando in molti settori. E’ chiaro che, in particolare per le nostre realtà, siamo ancora in una fase embrionale, tutta da decifrare. Però non c’è dubbio che, rispetto a prima del lockdown, questo fenomeno ha avuto una forte accelerazione. E proseguirà nei prossimi mesi. Dopodichè c’è da fare una riflessione sulla natura di queste aggregazioni.
Faccia pure…
Le aggregazioni possono essere molto diverse. C’è l’aggregazione verticale, che si fa per controllare meglio i passaggi della filiera. Poi ci sono aggregazioni in cui aziende concorrenti che fanno cose simili o complementari decidono di unirsi o per motivi finanziari o per aumentare il controllo sul mercato. Sono entrambe aggregazioni, però sono scelte completamente diverse, che rispondono a logiche differenti e hanno implicazioni differenti.
Le aggregazioni di queste settimane di che tipo sono?
Quelle di cui si sta parlando sono nate in fase pre-lockdown, fanno parte di disegni già avviati. Adesso possiamo aspettarci due cose. La prima è che aumenterà il numero delle operazioni e il fabbisogno aggregativo. La seconda è che nasceranno aggregazioni con motivazioni diverse dal passato, nel senso che post lockdown possono diventare molto più urgenti, impellenti e anche più impattanti. Magari un anno fa si poteva valutare se farle o no, mentre adesso possono diventare obbligatorie, per non rischiare di uscire dal mercato.
Ma se diventano più urgenti non diventano anche più rischiose?
Sicuramente. Sia nella fase di disegno strategico, perchè è più difficile caprine l’essenza e si ha meno tempo per realizzarle, sia nella fase di attuazione, perchè aumenta la pressione per farle.
Lei che consiglio dà, per affrontarle al meglio?
Per una buona aggregazione bisogna fare tre cose. Uno: disegnare molto bene la strategia dell’azienda. Due: progettare l’aggregazione in maniera molto razionale, facendosi affiancare da chi lo fa di mestiere. Tre: realizzate bene le prime due cose, vanno messi insieme i processi, le organizzazioni, la governance. Tutto ciò richiede molta attenzione. Sono cose che potevo dire anche 15 anni fa, la novità è che oggi siamo in uno scenario dove le aggregazioni diventano più necessarie.
In definitiva tutto questo fermento di aggregazioni significa che nonostante il Covid si continua a fare impresa?
Certo. Quello che è in discussione oggi non è il business, che si continuerà a fare sempre. Semmai il tema è se questo business lo facciamo noi o lo farà qualcun altro.
Stefano Tomasoni